Un pensiero per il Tibet tra bandiere e candele – Il Giornale di Vicenza
Oggi il Giornale di Vicenza ha ripreso una carrellata di esposizioni del vessillo della battaglia di liberta’ del Tibet contro l’oppressione del Governo cinese. Tra queste c’era anche quella del mio ufficio e cio’ mi ha fatto piacere, poiche’ questa battaglia, nel palazzo in cui ci troviamo, e’ ben viva e presente fin dal 2002, quindi ben prima che i “riflettori olimpici” si accendessero… Da ben sei anni, infatti, grazie ad una risoluzione approvata all’unanimita’ da tutto il Consiglio Provinciale, la bandiera del Tibet e’ esposta perennemente a imperitura memoria. Ovviamente le sofferenze del Tibet non sono più importanti di quelle di altri popoli che, in altre parti del mondo, giacciono sotto il tacco dell’oppressione ma senza clamori mediatici, percio’ bisogna considerare cio’ che sta accadendo come un modello, come un “allenamento all’indignazione” per evitare l’assuefazione che l’ingiustizia non punita potrebbe ingenerare.