Proposta di legge Valducci-Napoli per la soppressione di enti territoriali intermedi e trasferimento delle relative funzioni
In merito alla discussione sulla semplificazione amministrativa dei diversi livelli di governo esistenti in Italia, spesso si assiste ad una fiera delle ipocrisie e delle mezze verità, si auspicano abolizioni senza poi proporre il relativo trasferimento delle funzioni, è però fresca di oggi una intelligente proposta di legge avanzata dai deputati Mario Valducci e Osvaldo Napoli di cui intendo promuoverne la discussione, di seguito il testo della proposta.
PROPOSTA DI LEGGE
D’iniziativa dei deputati Mario Valducci, Osvaldo Napoli
“Soppressione di enti territoriali intermedi e trasferimento delle relative funzioni”
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Onorevoli Colleghi! La difficile condizione della finanza pubblica, determinate soprattutto dalla stagnazione economica, a sua volta causata dalla crisi finanziaria ed economica internazionale, impone scelte rigorose per l’eliminazione delle spese inutili o, comunque, non sufficientemente produttive, di prestazioni e servizi per i cittadini al fine di concentrare le risorse finanziarie pubbliche nei settori più importanti sotto il profilo dello sviluppo economico, sociale e civile del Paese.La crescita eccessiva di enti decentrati e locali in Italia, costituisce uno dei motivi principali della polemica in corso sui costi amministrativi e della politica, oltre a rappresentare uno sviluppo perverso dei concetti di decentramento, di prossimità e di sussidiarietà che caratterizzano il dibattito politico. Le inchieste di stampa e le analisi di diversi organismi di studio hanno posto in evidenza, al di là delle deviazioni e degli sperperi, come in ogni caso tutto ciò costituisca un fattore di aggravio di spesa, confusione nella ripartizione dei ruoli e delle funzioni e di aumento della pressione fiscale complessiva.Spesso, analizzando i bilanci queste strutture, è evidente come circa la metà dei fondi sia destinata alle spese di funzionamento e solo una minima parte sia ridistribuita ai cittadini, sotto forma di servizi e di opere pubbliche.La proposta che sottoponiamo all’attenzione del Parlamento provvede a sfoltire drasticamente un’ampia serie di organismi ed enti territoriali o funzionali decentrati affidandone i compiti ai comuni, alle province o alle regioni. Sono così soppressi: le comunità montane, le circoscrizioni comunali, i consorzi dei bacini imbriferi montani (BIM), gli enti parco regionali, i consorzi di bonifica, gli enti strumentali e le agenzie regionali e le Autorità d’ambito territoriale (ATO) in materia di servizi idrici. Una norma finale invita le regioni a statuto speciale e le province autonome ad adeguarsi alle nuove disposizioni di legge, pena la riduzione del Fondo ordinario degli enti locali, secondo quanto già stabilito dalla Finanziaria per il 2008.
Al di là delle parole, con una semplice tabella illustriamo l’evidenza di quanto detto:
Comunità montane 356
Bacini imbriferi montani (BIM) 63
Consorzi di bonifica 191
Enti parco regionali 138
Autorità d’ambito territoriale (ATO) 91
Enti strumentali regionali 600
Circoscrizioni comunali 344 (continua…)