Lo strano caso del dibattito pubblico declinato…
Mi accingo a scrivere queste righe per un mero puntiglio di fronte ad una frottola che una pasionaria della controparte ha voluto scivere sulla mia bacheca senza manco verificare ciò che andava scrivendo, altrimenti me le sarei tenute per me, sapendo che quanto riporterò ha almeno 4 testimoni, compreso il direttore del Corriere Vicentino organizzatore del dibattito pubblico di cui in oggetto.
Ecco i fatti, poi ognuno si farà la propria opinione:
ore 12 di ieri, in sede del Corriere Vicentino ci troviamo su richiesta del direttore Stefano Cotrozzi per organizzare i dettagli del dibattito pubblico previsto a San Zeno in data odierna;
il direttore e Antonio De Santis (rappresentante del candidato Stefano Fracasso) propongono di modificare la formula già adottata nel precedente incontro di Castello perchè un po’ noiosa e suggeriscono di mantenere invariata la prima parte (15 minuti a testa con domande preparate sul programma) sostituendo la seconda con domande non comunicate preventivamente a tutti i candidati affinchè si preparino;
La nostra risposta è: non capiamo la ragione per cui cambiare in corsa il modello già adottato a Castello, ma di fronte alla richiesta e alle argomentazioni proponiamo in alternativa che le domande siano completamente sconosciute, ossia preparate dal pubblico o dallo staff “avversario” e somministrate dal giornalista ai candidati solo al momento della risposta, questa nostra disponibilità l’abbiamo formalizzata al direttore facendola anche riportare a verbale;
Risposta di De Santis: prendo tempo, devo comunicare con Fracasso e poi vi so dire.
Ore 14 circa, telefonata al direttore Cotrozzi da parte dello staff di Fracasso che declina l’incontro di San Zeno, noi manifestiamo ugualmente la disponibilità ad essere presenti ma il direttore ci comunica che in assenza dell’accordo di TUTTI i candidati decide come organizzatore di disdire il dibattito, tale decisione ci viene poi formalizzata con una e-mail nel corso del pomeriggio.
Quanto sopra credo renda un panorama chiaro e inequivocabile della nostra (e anche dell’altrui) volontà. Quindi, esperti di “rabaltafrittatismo applicato”, almeno questa volta, astenetevi da considerazioni temerarie! Please.